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Essenze botaniche

GINEPRO

Cresce selvaggio nei monti dell’Abruzzo; utilizzato nella cucina locale e nella medicina tradizionale. Ci colpisce immediatamente con la sua forza aromatica e balsamica.

ANGELICA SELVATICA

Un fiore dal profumo aspro e pungente. Nei secoli scorsi si credeva allungasse la vita e per questo lo si cercava lungo i ruscelli che discendono i monti del parco.

CAPRIFOGLIO

Per la sua eleganza fu manifesto dell’Art Nouveau. Fiore medicinale, dal profumo dolce e delicato, veniva posto sul guanciale delle fanciulle per favorire i sogni d’amore.

MAGGIOCIONDOLO

Chiamato pioggia d’oro per la sua forma; dal profumo inebriante, é una pianta velenosa per gli umani ma non per gli animali. Usata dalle streghe nei rituali di magia.

GINESTRA ODOROSA

Dalla fragranza ricca e opulente, cresce corposa e ben visibile, grazie la sua tinta calda e dorata; ricorda il miele e la cera d’api, sia nel colore che nel profumo.

GIAGGIOLO

Un fiore ormai raro che cresce fragile nei pascoli di montagna. Basta annusarlo delicatamente per perdersi nel suo profumo soave e persistente, proprio dei nostri ricordi.

LEGNO DI FAGGIO

Ricopre oltre il 60% di queste foreste con boschi interi di piante millenarie. Si avverte con chiarezza nel finale, chiudendo il profumo con il suo tocco forte e imponente.

MUSCHIO D’ALBERO

Con i suoi sentori di sottobosco sensuali e avvolgenti, evoca forza e sicurezza, un benevole protettore delle nostre piante che ci accompagna all’interno del parco.

GINEPRO

Cresce selvaggio nei monti dell’Abruzzo; utilizzato nella cucina locale e nella medicina tradizionale. Ci colpisce immediatamente con la sua forza aromatica e balsamica.

ANGELICA SELVATICA

Un fiore dal profumo aspro e pungente. Nei secoli scorsi si credeva allungasse la vita e per questo lo si cercava lungo i ruscelli che discendono i monti del parco.

CAPRIFOGLIO

Per la sua eleganza fu manifesto dell’Art Nouveau. Fiore medicinale, dal profumo dolce e delicato, veniva posto sul guanciale delle fanciulle per favorire i sogni d’amore.

MAGGIOCIONDOLO

Chiamato pioggia d’oro per la sua forma; dal profumo inebriante, é una pianta velenosa per gli umani ma non per gli animali. Usata dalle streghe nei rituali di magia.

GINESTRA ODOROSA

Dalla fragranza ricca e opulente, cresce corposa e ben visibile, grazie la sua tinta calda e dorata; ricorda il miele e la cera d’api, sia nel colore che nel profumo.

GIAGGIOLO

Un fiore ormai raro che cresce fragile nei pascoli di montagna. Basta annusarlo delicatamente per perdersi nel suo profumo soave e persistente, proprio dei nostri ricordi.

LEGNO DI FAGGIO

Ricopre oltre il 60% di queste foreste con boschi interi di piante millenarie. Si avverte con chiarezza nel finale, chiudendo il profumo con il suo tocco forte e imponente.

MUSCHIO D’ALBERO

Con i suoi sentori di sottobosco sensuali e avvolgenti, evoca forza e sicurezza, un benevole protettore delle nostre piante che ci accompagna all’interno del parco.

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